Il significato (non troppo) nascosto dei colori nella comunicazione visiva
In quest’articolo vi parlo di una tematica che da sempre mi affascina, soprattutto oggi che è parte integrante del mio lavoro: il colore e il suo ruolo nella comunicazione.
Vi sottopongo un piccolo gioco di memoria: verifichiamo se in qualche modo siete stati attratti da questo elemento che maggiormente attira la vista, condiziona inconsciamente (il più delle volte) le nostre decisioni, influenza gli acquisti.
Siete pronti? Partiamo!
Se vi chiedessi di ricordare nel giro di pochi secondi di che colore è il marchio della bibita gasata più famosa al mondo, quali i colori maggiormente utilizzati nei siti social o quello dell’icona app che utilizziamo per chattare, sapreste rispondermi?
Sono sicura che la risposta è Sì, ma non solo perché godete di ottima memoria.
In questa operazione che vi ho invitato a compiere è vero che conta molto il ricordo, ma è vero anche che dietro la “risposta scontata” c’è uno studio che ha permesso che questo accadesse.
Chi ha avuto il compito di assegnare colori a questi brand, ha messo in campo una serie di strategie legate all’attrazione, alla memorizzazione, nonché al valore aziendale, al target, alla correlazione tra colore e attività.
Ma prima di approfondire questi concetti, faccio qualche premessa.
Quello del colore è sicuramente uno degli aspetti più importanti della comunicazione visiva e del digital marketing poiché, definito anche linguaggio non verbale, ha il ruolo di stabilire una connessione tra chi osserva e il protagonista oggetto della visione.
Per noi progettisti grafici è di fondamentale importanza studiare questa “connessione” che permette di creare attrazione e suscitare interesse.
Prima di giungere alla scelta definitiva, infatti, analizziamo e studiamo quali sono le cromie adatte a trasmettere i valori correlati all’area di attività, ai prodotti o servizi.
Se è vero infatti che la psicologia del colore afferma che nel cervello umano avvengono determinate sensazioni ed emozioni alla vista di un colore (in base al ricordo al quale ci rimanda), è vero anche che bisogna considerare fondamentale, in fase progettuale, orientare le nostre scelte verso quelli che comunicano al meglio la “Brand Value”, attivando comportamenti che influenzano e inducono agli acquisti.
Non sono qui ad elencare i processi legati alla comunicazione di un brand e al marketing (che ha come unico scopo quello di “vendere qualcosa”), ma sappiamo che una serie di strategie determinano la fiducia e la conquista di un pubblico e, in questo percorso, il colore gioca un ruolo determinante, suscitando interesse e contribuendo al successo del posizionamento.
Costruire un brand, infatti, non significa solo progettare un buon marchio ma definire soprattutto la sua personalità trasmettendo un messaggio con la scelta appropriata del colore che ne identifica anche il settore di appartenenza.
Ecco allora, ad esempio, che se il nostro cliente è un’azienda che vende tecnologia, servizi finanziari o medico/sanitari i colori di riferimento per la sua comunicazione, partendo dal marchio, saranno di sicuro il bianco, il nero, il grigio, il blu, il verde, le cui caratteristiche evocano stabilità, fiducia, calma, pulizia, eleganza, qualità intrinseche nelle cromie dei toni neutri e freddi.
Diversamente avviene se la nostra azienda vende giochi per bambini, la nostra palette cromatica magicamente si colora di toni accesi, vivaci, luminosi, allegri, utilizzando la gamma dei “toni caldi”.
Toni meno accesi con una personalità più delicata rappresenta invece la palette cromatica nel caso il nostro cliente sia un centro estetico, una spa o un negozio di prodotti per la prima infanzia. Le tinte pastello infatti, essendo molto chiare, comunicano delicatezza, fanno riferimento al mondo femminile e a quello della prima infanzia trasmettendo tenerezza.
Avete notato che nel fare riferimento ai colori ho parlato di toni freddi, caldi e neutri?
Ebbene si, i colori vengono classificati in base a queste caratteristiche che tramettono sensazioni e messaggi diversi.
Alla positività, energia e dinamicità dei toni caldi (rosso, arancione, giallo) si contrappone la calma, la tranquillità, la fiducia dei colori freddi (verde, blu, viola) mentre equilibrio, eleganza, armonia distinguono quelli neutri (bianco, nero, grigio).
Ma torniamo per un attimo alla famosa bibita gasata, il suo inconfondibile logotipo rosso che tutti abbiamo ricordato, che non c’entra nulla con il marrone della bevanda, è stato scelto dall’azienda proprio per la forte potenza comunicativa ed essendo il colore per eccellenza che rappresenta anche le emozioni, l’energia, la passione, rispecchia in pieno i valori aziendali e il dinamismo del suo giovane target.
Ecco dimostrato quanto conta la relazione del colore con il brand, diventando un accessorio identitario che, se scelto bene, è destinato a durare nel tempo.
Colori e marketing
Nel settore alimentare e della ristorazione il rosso è il colore che con la sua forza stimolante, è in grado di stuzzicare l’appetito, per questo motivo i più famosi marchi quali Ferrero, Nutella, Barilla, Mc Donald, KFC, Pringles, Algida lo utilizzano e alcuni di loro ne fanno uso anche nel design di particolari di interni e complementi d’arredo.
Allo stesso tempo, c’è da dire che va utilizzato con moderazione perché simboleggia anche il pericolo, stanca la vista, accelera il battito cardiaco, crea eccitazione.
Stimolante quanto il rosso, il giallo con le sue doti di attrazione, vitalità, energia è il riferimento cromatico per eccellenza di compagnie petrolifere, con il nero creano la combinazione cromatica di immediata lettura simboleggiando spesso il pericolo. Associato al dinamismo e all’attività mentale è un colore che ha come riferimento il mondo giovanile, presente anche nell’ambito della tecnologia, della divulgazione e del design.
Il significato psicologico dell’arancione è molto interessante, nasce infatti dalla combinazione dell’impulsività del rosso con l’armonia e la positività del giallo, simboleggiando creatività, dinamismo, entusiasmo. I brand che lo utilizzano sono moderni, innovativi e per il suo spirito giovane viene sempre più adottato dal mondo del design, dell’architettura e dell’hi-tech.
Tra i colori che comunicano maggiore tranquillità e rilassatezza c’è sicuramente il verde, rimando diretto nel nostro vissuto alla natura, al benessere fisico, alla salute. Le maggiori aziende che lo utilizzano sono eco-friendly, ma ne fanno largo uso anche nel settore tecnologico trasmettendo stabilità.
Calma, serietà, pace, affidabilità sono i messaggi che ci comunica il blu, colore preferito dalla maggior parte delle persone in quanto trasmette ciò che un cliente si aspetta da un brand. Grazie a questi valori positivi e di fiducia viene spesso adottato dal settore sanitario, dal mondo finanziario, dagli istituti bancari, partiti politici e assicurativi.
Il suo spirito amichevole e rilassante lo ha reso protagonista di rappresentanza di aziende interattive come Skype, Twitter, Facebook, Linkedin, Samsung.
Creativo, lussuoso, spirituale, il viola rappresenta l’eleganza, il mistero, la spiritualità.
Per queste sue doti versatili è utilizzato nel settore dell’alta moda, del marketing, del web e della finanza.
É il colore meno preferito dall’universo maschile, largamente utilizzato nel settore dei packaging dei profumi e dell’igiene personale e dei prodotti con destinazione di consumo femminile.
Caldo e confortevole il marrone ha doti di semplicità che richiamano la terra, l’artigianalità.
In tinte più scure e unito all’oro acquista molto valore, entrando nella classifica degli abbinamenti più glamour e sofisticati. Rappresenta da sempre il settore industriale legato al caffè, alla cioccolata, al legno.
Impersonale ma potente il bianco è il colore-non colore, che per antonomasia è associato all’essenziale, all’eleganza, alla purezza.
Rappresenta pulizia e candore. Nel settore grafico conferisce essenzialità e minimalismo ai progetti, si abbina con tutte le tinte ma la combinazione perfetta è con il nero.
Insieme a quest’ultimo colore, che da sempre rappresenta eleganza e lusso, si adattano ai marchi legati all’industria della moda, dei profumi, del design, delle automobili.
Concludo citando una frase di Kandiski il quale sosteneva che “il colore è un mezzo per influenzare direttamente un’anima, è un tasto e l’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde.
L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima”
Per noi che creiamo sinfonie quotidianamente, è importante e necessario non sbagliare mai la nota “cromatica”, in modo da far vibrare l’anima di chi osserva ogni volta che si imbatte nei nostri progetti di comunicazione.
E tu, sei sicuro che la tua azienda comunichi con le giuste note cromatiche?
Nel dubbio contattaci compilando il form qua sotto 👇 e ne parliamo gustando insieme una fresca bibita gasata 🙂