Marketing veterinario: dottore serve un imprenditore
Negli ultimi anni in Italia cresce in modo esponenziale il numero di animali da compagnia, trend che va di pari passo con il numero di medici veterinari che si affacciano sul mercato.
Questa concentrazione dell’attività libero professionale e il crescente numero di animali in famiglia, implica che ci sia una forte esigenza del pet owner nell’individuare un suo referente, orientato dalla libera scelta che seguirà inevitabilmente le dure regole del libero mercato.
Tutto ciò implica che nello svolgere la professione veterinaria è assolutamente indispensabile mettersi nelle migliori condizioni per ottenere la fiducia da parte delle persone e soprattutto mantenerla.
Qualità, affidabilità, sicurezza, competenza, professionalità oltre alle competenze tecnico scientifiche sono requisiti imprescindibili per un medico veterinario al giorno d’oggi. Infatti le richieste dei proprietari vanno al di là della prestazione sanitaria in senso stretto, ma costruiscono un mercato fittissimo fatto di prevenzione, informazione, cura e produzione di servizi.
Rispetto a tanti ambiti professionali ad alta concorrenza e con forte domanda, quando parliamo di pet economy la situazione è leggermente più complessa perché ci troviamo ad operare in una relazione diversa da quella che può essere il rapporto medico paziente o anche professionista cliente.
Siamo al centro di una triangolazione relazionale che si crea tra proprietario, animale e professionista.
È fondamentale cambiare passo, e che i veterinari oltre ad essere bravi medici sviluppino capacità manageriali e relazionali necessarie a gestire il contenuto comunicativo nel rapporto tra medico, cliente e paziente, così da trasmettere nel modo più opportuno le caratteristiche del servizio offerto, la qualità e la complessità delle prestazioni erogate per garantire un benessere prolungato all’animale.
Per orientarci quindi verso un nuovo modo di concepire la professione dobbiamo tener presente che oggi gli animali da compagnia rappresentano una parte integrante del nucleo familiare, cui si dedicano le stesse attenzioni e le stesse cure che vengono rivolte agli altri componenti della famiglia ed è in questo modo che il caro e vecchio “amico dell’uomo” si posiziona in quello che Maslow chiamava Bisogno di Autorealizzazione. Andare dal medico veterinario non è un vezzo e spesso non è solo una necessità del pet, ma un’esigenza che deriva dal bisogno di star bene con noi stessi.
Cambia il paradigma quindi. Il nostro cliente vuole essere rassicurato e per farlo ha bisogno di istaurare il giusto flusso di comunicazione con il medico. È necessario rinnovare il proprio metodo e iniziare a lavorare su asset strategici del marketing e della comunicazione interna ed esterna avviando un corretto processo di Marketing Veterinario, Customer Relationship Management e organizzazione interna.
Non importa se tu abbia un piccolo ambulatorio o sia il titolare di una clinica veterinaria, in Italia ci sono attualmente più di 32 milioni di animali domestici che generano un business complessivo di circa 2 miliardi di euro. Un mercato che cresce a doppia cifra, in cui stanno iniziando ad investire grandi aziende internazionali, che rischiano di sbaragliare le piccole e medie strutture esistenti oggi in Italia.
Se hai bisogno di confrontarti e avere maggiori chiarimenti su come reagire ad un mercato che cambia, puoi scriverci compilando il form di contatto che segue e sarai subito ricontattato da uno dei nostri consulenti specializzati.